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Uno scanner 3D si può definire come una periferica in grado di acquisire in modalità ottica una superficie fisica, di interpretarla come un insieme di pixel, e quindi di ricostruirne la copia tridimensionale sotto forma di file 3D.
Nel corso di questa lezione abbiamo compreso come sia possibile ricavare uno scanner tridimensionale da una tecnologia della microsoft già esistente: la "Kynect", che permette la scansione di una area delimitata.
La Kynect è dotata di tre telecamere; una webcam e due camere e infrarossi convrgenti. Le due infrarossi vanno a creare un ambiente tridimensionale mentre la webcam va ad applicare le varie textures (renderizzazione).
I sensori della Kinect  raccolgono dati e software come "KScan3D" converte questi dati in una mesh tridimensionale.
Per catturare i dati da più angolazioni per creare una rete completa di 360 gradi, la telecamera deve però ruotare attorno all'oggetto, o per lo meno l'oggetto deve ruotare mentre viene ripreso.
Dopo aver catturato i dati necessari, è possibile utilizzare KScan3D per eliminare i punti non necessari. Questo software consente anche di combinare e finalizzare mesh con un numero di impostazioni personalizzabili per ottenere i risultati desiderati.
È possibile esportare la mesh finale in formato .fbx, obj, .stl o ancora .PLY, da utilizzare con il software di modellazione 3D preferito.
Durante il corso ognuno dei partecipanti ha avuto la possibilità di effettuare la propria scansione, per ricavare una mesh da elaborare, migliorare e preparare alla stampa 3d.
La scansione tuttavia metterà sempre in evidenza delle zone d'ombra, traducibili in fori nella mesh ricavata. 
Questi e altri piccoli problemi di saldatura dei numerosissimi poligoni che compongono una mes, possono essere riparati, con opportuni sofware come "Meshmixer".
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scansione 3d

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